Dolore 4

La porta si apre. Due infermieri spingono una barella nel corridoio, e sopra la barella c’è un uomo giovane, intubato e pieno di fili e cannule che fuoriescono da diversi punti del corpo. Una signora seduta accanto ad altri mormora piano: ”Guarda, che giovane…”.
Una gruppo di persone dall’altro lato del corridoio/sala d’aspetto si muove andando incontro alla barella; una giovane ragazza bionda si avvicina alragazzo incosciente sul letto, lo accarezza sulla testa, gli si avvicina, gli sorride, gli fa dolcemente “Ciao, amore mio…”. La barella esce dal corridoio, entra in un’altra stanza, il gruppetto si ricompone accanto al muro, attorno alla ragazza.
Si apre un’altra porta e un’infermiera li chiama. I ragazzi si muovono, passano davanti alla fila di sedie piene di altre persone come loro, una ragazza prende la mano della giovane moglie e si infilano tutte dentro alla porta. Passa qualche minuto ed escono. La giovane moglie piange, trovano una sedia, gli amici la fanno sedere e le si fanno intorno, quasi a proteggerla. Poi si rialzano ed escono fuori, a prendere una boccata d’aria, ripassando davanti a tutte le persone sedute, persone come loro, ch aspettano di sapere qualcosa su una persona cara, costrette a fare i conti con un dolore improvviso che non hanno visto arrivare e che mai si sarebbero aspettate.

E seduto fra quelle persone ci sono anch’io. Che aspetto notizie su mio padre, che è dietro quelle porte in terapia intensiva, incosciente sopra ad uno di quei letti, collegato ad una di quelle macchine, pieno di quei fili e cannule a causa di una vena nella sua testa che sabato sera ha deciso, improvvisamente, di rompersi.

Non sei mai abbastanza preparato al dolore. Per quanto uno possa anche sapere che tutto può succedere, ed in qualsiasi momento, non ne sei mai consapevole abbastanza. Ed il dolore, quando arriva, arriva improvviso, e distrugge tutto: la tua vita, i tuoi pensieri, i tuoi progetti, le tue certezze.

Non conta chi sei, quanti anni hai, cosa stai facendo o cosa hai fatto, non importa se sei un brav’uomo o un pezzo di merda, se hai una vita felice o no, se pensi di essere pronto ad affrontarlo o no. Arriva, e ti disarma. e ti lascia soltanto la speranza, se sei abbastanza forte per conservarla…

4 thoughts on “Dolore

  1. Reply Serenissima Set 4,2008 12:52

    Quanto mi è dispiaciuto leggere di tuo padre!
    Spero che si riprenda al più presto… veramente… Ve-Te lo auguro di cuore perché so cosa vuol dire ed è acora molto vivo il ricordo di mio padre su di un letto di ospedale e so quanto fa male vedere indifeso ed in pericolo colui che per te è sempre sembrato una solida roccia. Me lo ricordo ancora dietro il vetro della rianimazione dopo infinite ore di sala operatoria; la difficile e lunga riabilitazione… che giorni di pena e di paura! Grazie a Dio il prossimo anno festeggeremo il 20° dalla sua “rinascita”… Spero che lo stesso miracolo sia riservato a tuo padre… Ve lo auguro sinceramente con tutto il cuore!
    Un forte abbraccio.

  2. Pingback: Non si è mai troppo lontani « Contromano

  3. Reply Gaspa Set 5,2008 22:31

    Mauro, ti sono molto vicino perché penso di aver provato i tuoi stessi sentimenti nel recente passato.
    Negli ultimi due anni ho perso sia mia madre che mio padre ed ho visto mia madre per ben un anno attaccata a tutti quei fili ed alle flebo.
    E’ una esperienza che non auguro neanche al mio più acerrimo nemico e quindi mi dispiace soprattutto per un amico come te.
    Spero che la vicinanza degli amici ti dia almeno un po’ di sollievo, a me l’ha dato.
    Mi unisco all’abbraccio.

  4. Reply kicco Set 6,2008 16:52

    Ci sono situazioni nelle quali le parole sono inutili, le distanze maledette, vorresti solo avere la possibilita’ di dare un abbraccio, forte e muto. Tieni duro, amico mio, e sussurra al babbo di fare altrettanto…..

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