Simpatica come una mosca 2

Episodio di vita vissuta.

Nel nostro ufficio c’è una ragazza in stage (che magari finirà a leggere questo blog e si riconoscerà, ma tant’è…). Bravissima ragazza, intendiamoci. Comunque, ha 22 anni. L’altro giorno si parlava così, del più e del meno, e mi fa:

“Ma scusa, ma tu quanti anni hai?”

Segue una breve fase di palleggio “ma quanti me ne dai”, bibì e bibò, eccetera eccetera, e alla fine le comunico di avere i canonici 43 anni che la carta di identità mi assegna.

Ci pensa un po’, rimane stupita, e poi mi fa, candida:

“Anche i miei genitori hanno 43 anni!”

2 thoughts on “Simpatica come una mosca

  1. Reply dedioste Ott 20,2008 17:15

    Se fosse un libro di Moccia staresti cercando il suo perizoma in giro per l’ufficio.

  2. Reply Serenissima Ott 21,2008 08:25

    Caro amico,
    c’è un salto che noi “della nostra età” dobbiamo prima o poi fare ed è quello che è al di là di quella linea immaginaria che divide la gioventù dall’essere adulti e ti porta a non sconvolgerti più quando qualcuno sottolinea il fatto che sei “vecchio/a” (che è esattamente quello che pensavamo noi a vent’anni dei quarantenni!).
    Per la nostra sanità mentale è una consapevolezza che dobbiamo acquisire, anzi, diciamola tutta, dovremmo già aver acquisito da qualche anno. Sì, perché è ridicolo considerarci “ragazzi” con le rughe sulla faccia, i capelli che imbiancano e i rotolini di grasso sulla pancia! E’ ridicolo per noi donne insistere con i vestiti da ragazzine con l’inevitabile effetto “dietro liceo, davanti museo”! Io, posso dire con sollievo, di aver preso pienamente coscienza di tutto ciò e di aver fatto il salto esattamente allo scoccare dei 38 anni… poi è chiaro che quando ci troviamo “tra noi”, ma solo tra noi, possiamo continuare a chiamarci “ragazzi”.
    E poi, dai, è tutto relativo! Per i sessantenni noi SIAMO dei ragazzi!
    Mia nonna, arzilla vecchietta ottantenne, un giorno mi disse: “ecco che vièn a catàrme e tose”; aspettandomi di veder arrivare delle giovani, curiosa anche di conoscere chi erano ‘stè ragazze che venivano a trovare mia nonna, mi giro e le vedo arrivare: la più giovane aveva 65 anni!

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