Disgustorama 1

Questa “campagna elettorale” mi ha ufficialmente portato al limite del disgusto: oltre questo, c’è solo indifferenza. Non ne posso più di non poter ascoltare le notizie senza dover subire la quotidiana litania di banalità e schifezze che ci è stata propinata da quando il governo è caduto e il capo dell’opposizione ha improvvisamente deciso di abbandonare i discorsi di riforme che stava facendo, tanto stava all’opposizione, e riprendere a sparare ad alzo zero contro il resto del mondo, avendo visto la possibilità di vincere le elezioni, tornare al governo, fare quello che voleva e chisse del resto.

Si immaginava che potesse scaturirne la campagna elettorale peggiore della storia, ma a me è sembrata pure peggio. È riuscita quasi a togliermi la voglia di andare a votare, come se una legge elettorale da repubblica delle banane non fosse stata di per sè sufficiente a farmela passare.

Dopo cascate di propositi generici, programmi liquidati in due righe, problemi ignorati, battute che potevano far ridere solo i portaborse, insulti gratuiti, dichiarazioni fatte senza prima connettere il cervello, manifesti elettorali con chiappe in bella vista (almeno Cicciolina non era caduta così in basso) se Dio vuole stiamo arrivando alla fine. La ciliegina di ieri è “se vinco io non ti dò nulla” (come i bambini…), quella di oggi è che Totti non ci sta con la testa, visto che sostiene quell’altro.

Ma il rispetto è veramente diventato un optional? 🙁

Nel frattempo, il blog di Stefano Quintarelli riporta una deprimente fotografia dell’andamento del nostro PIL. Ma di queste cose non interessa nulla a nessuno: ovviamente non alla classe politica, che sappiamo bene a cosa essere interessata, e si guarda bene dall’affrontare argomenti seri in campagna elettorale (e non è che nemmeno dopo succeda chissà che…); ma sembra non interessare nemmeno a noi “popolo bue”, che pare proprio che rimanderemo al governo uno che c’è già stato per 10 anni senza combinare quasi nulla di significativo (se non leggi a suo favore). Però faremo il ponte sullo stretto di Messina.

Tanto questo paese non ha bisogno di cambiare. Va tutto benissimo così…

“Si, stupendo,
mi viene il vomito,
è più forte di me…”
(Vasco)

One comment on “Disgustorama

  1. Reply Serenissima Apr 14,2008 10:04

    …mi trovi d’accordo con il tuo pensiero, tanto che ieri sono andata a non votare.

    Come ci si può fidare della Lega che ci prende ancora in giro con il “Parlamento del Nord”? Con tutto il tempo che hanno avuto a disposizione, avrebbero dovuto già farlo!

    Come si fa a fidarsi di un uomo ricco sfondato come Berlusconi? Nessuno diventa ricco con il sudore della fronte ed è più facile che un cammello passi per la cruna dell’ago….

    Come faccio a fidarmi della Santanchè che, in un intervista dice “La Santanchè patinata è un’invenzione di voi giornalisti” ma poi si è preoccupata di inserire sul suo sito internet le “foto d’autore”?!

    Come posso fidarmi di tutti coloro che senza un briciolo di coerenza e pudore fanno e disfano alleanze?

    Ma come si fa a fidarsi di chi non ha mai provato a vivere con uno stipendio o una pensione tragicamente “normale”??

    Come posso fidarmi di uno che, per le schede elettorali, tuona: “Imbracceremo i fucili”?!

    Perché dovrei dare fiducia ad un sistema che dà 300.000,00 Euro a Mastella (e non solo) quale “CONTRIBUTO AL REINSERIMENTO NELLA SOCIETA’ CIVILE”?!?!?!

    Come posso fidarmi di una REPUBBLICA che vive da MONARCHIA con 20 cuochi al Quirinale? (Napolitano mangerà si e no una minestrina fatta col dado!)

    Avrei voluto votare per qualcuno, eccome se l’avrei voluto!
    Ma il mio voto ha un valore e non ho più intenzione di regalarlo a cani e porci!

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